I Massive Attack: quando un’ossessione conduce al capolavoro

Inizialmente i Massive Attack, band britannica, nascono nel 1987 come gruppo aperto, il collettivo allora chiamato “Wild Brunch”. I “Wild Brunch” si avvalevano della collaborazione con diversi artisti, come Sinéad O’Connor, Horace Andy, Madonna, Tricky, Shara Nelson, Mos Def, Elizabeth Fraser, Martina Topley-Bird e Tracey Thorn.

Gli attuali componenti sono Robert “3D” Del Naja e Grant “Daddy G” Marshall.

I Massive Attack sono ritenuti gli inventori del genere trip hop, detto anche “Bristol-sound”. Il loro stile riprende i ritmi dell’hip-hop newyorkese, unendo influenze che spaziano dal dub alla musica d’ambiente, dal raggae alla dancehall, per passare poi al soul e al breakbeat. L’atmosfera che le loro canzoni ricreano è fumosa, cinematica e “oscuramente sensuale” (a detta del sito “AllMusic”), un’inquietante colonna sonora metropolitana, figlia di quella che Tricky definì “pre-millennium tension“.
Sempre “AllMusic” considera i Massive Attack come un gruppo che crea musica alternative dance, club/dance, electronica e alternative pop/rock. Nonostante queste definizioni, la band ha sempre rifiutato qualsiasi forma di classificazione.

Collage fotografico realizzato per il festival di Meltdown del Southbank Centre. del 2008. Rappresenta la fusione dei volti dei due membri dei Massive Attack
Collage fotografico realizzato per il festival di Meltdown del Southbank Centre. del 2008. Rappresenta la fusione dei volti dei due membri dei Massive Attack

Le copertine dei dischi

Gli album dei Massive Attack presentano copertine che si possono definire vere e proprie opere d’arte. Spesso questi lavori traggono ispirazione da lavori di Bansky, Jean Michel Basquiat, Andy Warhol e Keith Haring. L’atmosfera che le copertine ricreano è lugubre, sinistra e spesso necessitano di un secondo sguardo per poterle comprendere meglio. Molte copertine sono incentrate sul riutilizzo di immagini precedentemente realizzate o già fatte. Un esempio è “Blue Lines”, copertina che mostra il simbolo del pericolo di infiammabilità.

 

Copertina di "Blue Lines", Massive Attack, 1991
Copertina di “Blue Lines”, Massive Attack, 1991

Mezzanine

Copertina "Mezzanine", Massive Attack, 1998
Copertina “Mezzanine”, Massive Attack, 1998

Nella storia delle copertine dei Massive Attack la copertina per “Mezzanine” segna una svolta. L’album, pubblicato nel 1998, “è stato un bel salto dal taglia e incolla, approccio degli album precedenti, con conseguenti valori di produzione più profondi“. Così Robert “3D” Del Naja descrive, nel libro “3D e l’arte dei Massive Attack”, il salto qualitativo di questo lavoro. 3D racconta di esser stato ossessionato dai ragni, dai disegni particolari che osservava sulle loro schiene e dalla loro simmetria. Questa sua ossessione l’ha portato a disegnare uno scarabeo, basato sulle fotografie che Nick Knight, fotografo di fama mondiale, aveva scattato al National History Museum di Londra. Le varie fotografie degli insetti, in particolare di coleotteri, sono contenute nel libro sopracitato. 3D racconta inoltre che la sua ossessione per gli aracnidi lo portava a fare strani sogni la notte e a desiderare di poter creare abiti con la pelle dei ragni. Il progetto originale per la parte grafica del disco prevedeva di raffigurare l’addome di un ragno nel retro del cd.

La progettazione di questa copertina vede quindi la collaborazione creativa fra 3D e Nick Knight, entrambi artisti con un gusto che tende ad avere accezioni tenebrose.

Secondo “The Greatest Album Covers of All Time, Knight avrebbe aggiunto un bordo metallico all’immagine combinando diverse copie a colori insieme e fotografandole, ottenendo così l’effetto finale.

Progetto fotografico per la copertina di "Mezzanine", Massive Attack, 1998
Progetto fotografico per la copertina di “Mezzanine”, Massive Attack, 1998

Fonti

Sito ufficiale Massive Attack: http://www.massiveattack.co.uk/

Sito ufficiale Nick Knight: http://www.nickknight.com/

Fonte storia Massive Attack: http://www.ondarock.it/popmuzik/massiveattack.htm

Fonte testi e immagini: https://www.theguardian.com/music/gallery/2015/aug/07/3d-and-the-art-of-massive-attack-in-pictures